I protisti sono lunghi circa 4-5 mm. Essi si nutrono di alghe e batteri. La cellula eucariota dei protisti è dieci volte più grande rispetto alla cellula procariota dei batteri e molto più complessa. In particolare i protozoi hanno dimensioni comprese tra 10 e i 50 micrometri. 
Inoltre hanno una forma lunga e sottile e corpo flessibile che rendono facile 
scambiarlo per un verme.
      
Le cellule dei protisti Il nucleo non è diverso da quello dei funghi, 
ma il nucleolo ha forma globulare. Nel citoplasma si osservano membrane coperte 
di ribosomi e vescicole lisce, schiacciate e sovrapposte, i golgiosomi. 
Sono presenti i mitocondri e, nelle specie fotosintetiche, i cloroplasti. 
I protisti sono organismi eucarioti unicellulari: comprendono specie che 
possono essere considerate ai confini tra i regni delle piante, 
degli animali e dei funghi. Si riproducono asessualmente, per divisione cellulare, 
e talvolta sessualmente, per coniugazione. Secondo il modo di procurarsi il nutrimento, 
i protisti si possono distinguere in tre grandi raggruppamenti: 
protisti autotrofi, fotosintetici, assimilabili alle piante; 
protisti eterotrofi o protozoi, assimilabili agli animali; 
protisti saprofiti, che si nutrono per assorbimento, assimilabili ai funghi. 
I protisti autotrofi sono acquatici e comprendono quasi tutte le alghe 
unicellulari. Costituiscono complessivamente la biomassa prevalente del plancton. 
A questo gruppo appartengono tre phyla principali: le euglenofite, le 
crisofite e le pirrofite.
Le euglenofite (dal greco, alghe con la pupilla) si muovono mediante un flagello; 
una macchia oculare rileva la luce e quando non è sufficiente perdono 
i cloroplasti e si comportano da eterotrofi. 
Vivono nelle acque dolci e si riproducono per scissione.
  
Le crisofite (dal greco, alghe d'oro) possiedono placche calcaree 
o silicee e, oltre alla clorofilla, un pigmento giallo, la fucoxantina. 
Si riproducono sia asessualmente, sia sessualmente. 
Hanno dimensioni minime e costituiscono pertanto il cosiddetto 
nanoplancton (insieme di organismi acquatici microscopici che galleggiano alla deriva). 
Comprendono le diatomee, con guscio siliceo, i cui depositi fossili hanno 
prodotto la cosiddetta "farina fossile".
 
Le pirrofite (dal greco, alghe di fuoco), o dinoflagellati, si muovono 
mediante due flagelli. Possono avere un guscio di cellulosa diviso in placche 
da scanalature. Alcune specie, prive di pigmenti, sono eterotrofe. 
Vivono nell'acqua dolce, ma soprattutto nel mare; molte specie sono luminescenti. 
possiedono pigmenti rossi, che mascherano la clorofilla e sono responsabili del 
fenomeno della colorazione rossa delle acque. 
Altri (zooxantelle) vivono in simbiosi con i coralli.
I ciliati (Ciliophora) sono organismi unicellulari che si possono trovare nei mari, 
in acqua dolce nel terreno e comunque dovunque ci sia acqua. 
I ciliati sono un gruppo appartenente ai protisti, che annoverano circa 7500 specie. 
Sono considerati i protisti più sviluppati e più differenziati.
Il nome di ciliati deriva dal fatto che la loro superficie cellulare è 
ricoperta completamente o in parte da organelli simili a peli chiamati ciglia, 
che sono identici nella struttura ai flagelli ma piu' corti e presenti in numero
 molto maggiore, con una differente struttura ondulata rispetto ai flagelli. Le ciglia
 compaiono in tutti i membri del gruppo (sebbene i suttori li abbiano solo in una fase 
 del loro ciclo) e sono usati per nuotare, strisciare, attaccarsi, mangiare e come organi 
 di senso.
Le diatomee
Le diatomee sono le più importanti alghe unicellulari, 
hanno forma e strutture diverse, vivono isolate o formano colonie e popolano 
ambienti diversi sia d'acqua dolce che salata.
Sono organismi eucarioti ed autotrofi e rappresentano una delle principali 
componenti del perifiton acquatico, ritrovandosi nei diversi ambienti con generi 
e specie differenti a seconda delle caratteristiche chimico-fisiche, idrologiche 
e geografiche.
Possiedono una specie di guscio siliceo, il frustolo,a forma di scatoletta provvista di fori, rilievi o incisioni che formano disegni regolari e complessi.
Quando muoiono,i loro gusci come quelli dei radiolari fornameniferi, 
si accumulano sui fondali formano uno strato di sedimenti chiamato diatomite
 
I dinoflagellati
Sono alghe unicellulari che vivono nelle acque superficiali 
degli oceani. Si muovono mediante uno o piu' flagelli. Sono responsabili 
delle fioriture microalgali, è un fenomeno caratterizzato da intorbimento delle acque 
che assumono strane colorazioni rosso mattone. Un'altra caretteristica dei 
dinoflagellati è la bioluminescenza, la capicità di emettere luce trasformando 
l'enrgia chimica in energia luminosa.
      
Le euglene sono delle alghe particolari, che possono modificare il loro modo di vita a seconda delle condizioni ambientali:
- Al buio sono eterotrofe e si nutrono di materiale organico.
 
- Alla luce sono autotrofe e compiono la fotosintesi.
 
La macula oculare serve loro per percepire la luce, verso cui possono muoversi perche' dotate di uno o due flagelli.
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